Gattinarese di nascita e milanese d’adozione: trasferita a Milano per frequentare l’università, nel 2005 ho conseguito la laurea in Fashion Design e Management al Politecnico di Milano, un corso integrato in collaborazione con la facoltà Bocconi.
Nel 2012 ho aperto il mio studio in zona Tortona, e il mio approccio progettuale è strettamente collegato ai processi di industrializzazione per
trarne i maggiori vantaggi, sia in termini di prezzo che di innovazione.

La chiave per innovare un prodotto è uno sguardo tecnico ma open-minded, lavorare sui dettagli per aprire la strada all’innovazione.

Cosa ti ha spinto a fare il designer?

Mi piace pensare che un accessorio ben progettato può trasformare una giornata o un momento ordinari in attimi speciali. Gli oggetti che ci circondano devono essere degli amici, che ci aiutano nelle cose di ogni giorno. Vorrei che ogni oggetto da me disegnato nel suo piccolo possa aiutare le persone a sentirsi meglio.

Qual è l’aspetto che ti piace di più del progettare?

Negli ultimi anni ho affrontato progetti di varia natura, sempre con un occhio di riguardo alla materia prima: l’obiettivo è sempre portare un tocco di innovazione senza denaturare lo spirito della materia: un approccio silenzioso e che procede per piccoli passi, ma che come risultato vede un’alta qualità, una migliore usabilità, una revisione dei costi di produzione e un’estetica semplice e onesta che lascia che gli oggetti esprimano la loro essenza.